In Giappone capita spesso di imbattersi in soprammobili o statuette di diverso tipo, molto particolari e caratteristiche: si tratta di figure tipiche legate alla tradizione e alle leggende giapponesi.
Conosciamone alcune:
MANEKI NEKO ,
DARUMA ,
BAMBOLE KOKESHI ,
TANUKI.
MANEKI NEKO
E' una figura giapponese molto diffusa. Rappresenta un gatto, il
Japanese Bobtail, con una zampa alzata e spesso con un collare ed un sonaglio, che sta ad indicare il
richiamo della fortuna.
Si può trovare spesso esposto nelle attività commerciali, e comunque è quasi sempre presente anche nelle case dei giapponesi.
Se il Maneki Neko ha la
zampa destra alzata, si dice che attiri il
denaro, la salute e la fortuna; se la zampa alzata è quella
sinistra, si dice che attiri i
clienti.
Inizialmente, la zampa era meno alzata di come viene rappresentata al giorno d' oggi.
Tutto ciò deriva dalla credenza che, più in alto si trova la zampa, più il maneki neko è efficace.
Inoltre, inizialmente, la zampa era rivolta con il dorso verso l' esterno ed in seguito, per occidentalizzare il gesto, è stata rappresentata con il dorso verso l' interno.
Oltre al colore tradizionale, ovvero
bianco a macchie scure, che è quello più fortunato, ne esistono delle varianti in
bianco (per la purezza),
nero (per la salute e contro la negatività),
rosso (salute),
giallo/oro (per il denaro),
rosa (per l' amore),
verde (per il successo intellettuale).
A volte il Maneki Neko tiene con l' altra zampa una moneta, che rappresenta il chiaro richiamo al denaro. Non a caso è spesso usato anche da salvadanaio.
Le origini del Maneki Neko risalgono alla fine dell' 800.
Secondo una delle leggende, un importante personaggio, un giorno, si ritrovò a passare affianco ad un gatto che sembrava fare un gesto di saluto nei suoi confronti.
Questa persona importante venne incuriosita e si diresse verso il gatto, allontanandosi dalla strada che stava percorrendo.
Fu così che si accorse che poco più avanti, proprio su quella strada, gli era stata tesa una trappola.
Da allora il gatto venne considerato come uno
spirito portafortuna e di grande saggezza.
Sono diverse le leggende in cui appare la figura del gatto che, con la sua saggezza, porta prosperità nella vita delle persone.
Per questo motivo non è possibile definire un' origine ben precisa della sua figura.
DARUMA
Le bambole Daruma possono essere di
diverse forme e materiali, ma sono accomunate da una base curva e rigonfia che gli permette di rimanere sempre dritte, in piedi.
La loro origine è dovuta alla storia del sacerdote buddista indiano
Bodhidharma (fondatore del buddismo zen) che secondo una leggenda rimase nella posizione del loto in meditazione per nove anni, dopo i quali, essendoglisi atrofizzati gli arti, cadde.
Il messaggio delle bambole Daruma è, appunto, quello di
perseverare, e molte Daruma sono ancora oggi rappresentate con il volto simile a quello del sacerdote buddista Bodhidharma, ed ovviamente sono rappresentate solo da un unico blocco, senza gambe nè braccia.
Principalmente sono fatte di cartapesta, ma non ne mancano modelli in stoffa o, più costosi, in legno.
Il colore caratteristico è il rosso, seguito dal giallo, dal verde ed infine dal bianco.
Al giorno d' oggi le bambole Daruma sono presentate anche in chiave ironica, o con materiali e stoffe diversi da quelli tradizionali, ma mantengono intatto il loro significato di
portafortuna ed amuleto.
Spesso i volti delle bambole Daruma sono
privi degli occhi: la tradizione vuole che se ne disegni uno esprimendo un desiderio e che, in seguito, si disegni l' occhio mancante nel momento in cui si sarà avverato il desiderio espresso in precedenza.
Sempre per il loro importante compito di portafortuna, all' inizio dell' anno (dal 2 al 6 gennaio) si festeggia il Daruma Ichi, ovvero un periodo durante il quale, nei pressi dei templi, si possono acquistare bambole Daruma di tutti i tipi, che saranno i portafortuna per l' anno che è appena iniziato: è tradizione, infatti, che i desideri si esprimano all' inizio dell' anno per poi potersi avverare entro la chiusura dell' anno stesso, quando le bambole Daruma verranno
riportate al tempio e, lì, bruciate per far capire agli dei che chi ha espresso il desiderio non si è arreso.
BAMBOLE KOKESHI
Le bambole Kokeshi sono caratterizzate da una forma molto semplice: busto cilindrico privo di arti e testa sferica.
Queste bambole sono amatissimi oggetti tradizionali e trovano la loro origine nella regione del
Tohoku (ovvero la zona settentrionale dell' isola centrale Honshu), che è una zona caratterizzata dalla grande presenza di foreste.
Questa zona era frequentata dagli intagliatori del legno, chiamati
Kijishi, che ne ricavavano il legname per fare utensili di vario genere e, di tanto in tanto, per intagliare delle bambole da regalare ai propri figli.
Queste bambole erano, appunto, le bambole Kokeshi.
Al giorno d' oggi queste bambole sono realizzate in varie zone del Giappone e vengono proposte con numerose colorazioni ed espressioni diverse.
Ci sono anche moltissimi collezionisti, alcuni dei quali possiedono bambole ultracentenarie.
Le bambole Kokeshi vengono costruite facendo essiccare il legno per almeno sei mesi, per poi lavorarlo prima con il tornio e poi con la fresa, per dargli la forma desiderata.
Una volta ricavata la sagoma della bambola, questa viene levigata con della carta vetrata ed in seguito viene dipinta.
Successivamente si rifinisce il tutto con della cera, o cera siliconica, o con la laccatura.
TANUKI
Il Tanuki è un cane particolare, somigliante ad un procione, che vive sulle montagne giapponesi e che può raggiungere i 60cm di lunghezza.
Inizialmente diffuso in Giappone e nell'Asia nord-orientale, con il passare degli anni si è lentamente avvicinato all'Europa.
Onnivoro, va a caccia di notte e nel periodo invernale entra in letargo.
Il volto è caratterizzato da una
colorazione differente nella fascia degli occhi.
Il Tanuki ha degli organi sessuali pronunciati poiché fa parte di una specie che si accoppia frequentemente, ed i maschi con i testicoli più grandi hanno maggior possibilità di trasmettere i propri geni alla generazione successiva.
Il Tanuki, nella tradizione giapponese, è un essere capace di
mutare aspetto trasformandosi in altre forme di vita o in
oggetti inanimati e con dei
poteri sovrannaturali che lo rendono capace di creare illusioni e fare scherzi o dispetti alle persone.
Sono numerose le leggende in cui i Tanuki traggono in inganno viandanti nel bosco o cacciatori facendo loro credere, ad esempio, che delle foglie secche siano banconote, o trasformando i loro attributi in una stanza dentro la quale attirare persone per fare falsi affari.. Una delle sue più classiche trasformazioni, invece, è quella da teiera: esistono diverse leggende a riguardo, ma il tema principale è che il tanuki, trasformato in teiera, venne portato in un tempio dove i monaci lo utilizzarono come utensile da cucina ed esso non ne fu certo contento.
Un' altra caratteristica del Tanuki, come essere spavaldo, è la sua
predisposizione alle battaglie per la conquista di castelli o territori.
I Tanuki sono raffigurati di solito con dei grandi cappelli ed una fiaschetta di sake in una mano, poiché adorano questo tipico vino di riso.
Essendo però dei gran burloni (o truffatori), essi pagano la suddetta bevanda con delle banconote false (fatte trasformando delle foglie secche) o in altri casi con una promessa di pagamento (o un libro dei conti), che talvolta viene raffigurata nell'altra mano.
Infine, sono rappresentati con una pancia pronunciata e con dei testicoli esageratamente grandi, tanto da toccare terra, e simbolo di grande fortuna.
Le statuette del Tanuki si incontrano spesso fuori da ristoranti o bar, svolgendo una funzione simile a quella del Maneki Neko, per attirare i clienti.
La figura del Tanuki, inoltre, viene spesso utilizzata nei
fumetti o nelle animazioni: famoso, a riguardo, è il film di animazione "Pon Poko" dello Studio Gibli, dove il Tanuki suona le proprie "palle d' oro" in una canzone diventata molto popolare tra i bambini.
Interessante è anche la storia "Kachi Kachi Yama", basata su una leggenda popolare e nella quale il Tanuki viene raffigurato non solo come truffatore, ma anche come assassino.